Per raggiungere l'intesa - spiegano fonti italiane - si é dovuto tener conto in primo luogo del divieto dei rigetti in mare: infatti, se prima venivano fissate le possibilità di sbarco del pesce, ora si deve indicare il pesce catturato oltre a quello che prima veniva rigettato in mare. E' stato un esercizio scientifico del tutto innovativo - precisano - a cui si é aggiunto il criterio guida della nuova riforma, ossia il 'Rendimento massimo sostenibile', per il quale é stato chiesto un parere scientifico su ogni stock pescato. Nonostante queste difficoltà, e altri problemi specifici per il merluzzo, la presidenza italiana é riuscita a mettere tutti d'accordo.
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