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Ue: taglio a Pac per 448 mln, agricoltori pagano buco budget

Ue: taglio a Pac per 448 mln, agricoltori pagano buco budget

Decisione attesa domani. Fondi vanno a energia, ricerca, Pmi

BRUXELLES, 14 ottobre 2014, 20:04

Redazione ANSA

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Bruxelles é a corto di fondi freschi per finanziare nel 2015 le politiche europee: tutte in difficoltà a causa dei tagli imposti al bilancio 2014-2020 dai capi di Stato e di Governo dell'Ue. La Commissione europea ha quindi deciso che a pagarne il prezzo forte saranno gli agricoltori, a cui verranno sottratti 448,5 milioni di euro dal bilancio agricolo per la gestione della Pac 2015. E' questa la proposta che l'Esecutivo Ue si appresta a prendere domani- secondo quanto appreso dall'ANSA - e che verrà presentata al Consiglio e al Parlamento europeo. Così, salvo dietrofront dell'ultima ora, i 448 milioni della Pac sarebbero stornati verso progetti energetici (145 mln), Pmi (5,5); ricerca Orizzonte 2020 (75); fiscalità (9); lotta alle frodi (1,5); funzione pubblica (4); Life+ ambiente (35); pesca (16); media (5,5); strumenti di vicinato, rifugiati (50); cooperazione Paesi terzi (87); Ong diritti umani (5); stabilità e pace, Ucraina e Repubblica Centroafricana (10).

Va detto che domani si chiude il bilancio della Pac per il 2014, ed é l'occasione per l'Esecutivo di fare i conti in tasca agli agricoltori, presentando il progetto di bilancio rettificativo per il 2015. Anche perché la Pac è l'unica politica Ue che può beneficiare di ulteriori margini finanziari, oltre a quelli stanziati dall'Ue, in quanto le casse agricole incamerano le multe sui surplus delle quote latte, e le sanzioni a carico degli Stati membri che non hanno gestito in modo efficace i fondi agricoli. Per il 2015 si stima che queste somme ammonteranno a 465 milioni di euro, ed é da questo surplus che la Commissione europea vorrebbe sottrarre 448,5 milioni di euro, lasciando al bilancio agricolo solo 17 milioni di fondi freschi.

La decisione attesa domani dalla Commissione, salvo cambiamenti dell'ultima ora, rappresenta un precedente pericoloso - spiegano le fonti - per il bilancio agricolo. Nel 2015, infatti, la Pac ha già ipotecato 344 milioni di euro del proprio bilancio per far fronte alle misure d'urgenza conseguenti l'embargo russo. Si tratta del primo e secondo programma in favore dell'ortofrutta, del sostegno alle pesce e nettarine, dello stoccaggio della produzione lattiero-casearia, dell'aumento dei fondi alla promozione alimentare. A questo si aggiungeranno gli aiuti ai Paesi Baltici e la Finlandia su cui si é impegnato ieri il Consiglio Ue.

Per far fronte a queste spese sarà quindi inevitabile per gli amministratori europei fare ricorso ai fondi della riserva di crisi della Pac: si tratta di 433 milioni di euro provenienti dai pagamenti diretti che l'Ue versa agli agricoltori. Dai tagli comunque, verranno esentati i primi 2 mila euro. Per l'Italia questo significa che oltre 890 mila agricoltori potranno beneficiare integralmente di quella franchigia rispetto a 1,2 milioni che rappresentano l'agricoltura italiana.

Ciò non toglie che i produttori europei dovranno sostenere la crisi di mercato provocata da decisioni politiche di cui non sono responsabili. Ma soprattutto, in caso di ulteriori crisi di mercato, i produttori rischiano di trovarsi senza sostegno e saranno costretti a subire ulteriori tagli sul loro reddito.

(ANSA)

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