Piccolo terremoto nella squadra, gia' sparuta, degli alti funzionari italiani ai vertici della struttura 'tecnica' della Commissione europea che oggi perde uno dei suoi componenti più prestigiosi. L'esecutivo Ue ha deciso di accettare le dimissioni della responsabile della direzione Generale Salute e Consumatori, Paola Testori Coggi, in seguito a un'inchiesta disciplinare interna sul 'mancato rispetto delle regole interne di procedura' di gara per uno studio sul tema dell'alimentazione', come informa Antonio Gravili, un portavoce della Commissione. Secondo alcune fonti, Testori Coggi ha informato una Ong riguardo ai tempi del bando di una gara nel settore alimentare.
Tuttavia, la Commissione per prima sottolinea che dalle indagini non è stato emerso alcun comportamento 'criminale o di corruzione'. Tantomeno, alcun danno finanziario per le istituzioni Ue o alcun vantaggio personale.
"S'e' trattato - scrive il portavoce - di un problema di mancato rispetto delle regole interne di procedura. La signora Testori Coggi ha assunto ogni misura correttiva appena si è resa conto del suo errore, annullando la procedura di gara. S'e' assunta la responsabilità per il suo errore e ha presentato le sue dimissioni". Ma proprio nell'accettare il suo addio, sempre la Commissione ricorda i meriti di Testori Coggi, sottolineando come abbia "avuto una carriera impeccabile per 32 anni in seno alla Commissione, con nessun cenno di altri simili incidenti".
"Tuttavia - spiega Gravili - la Commissione ha tolleranza zero per il mancato rispetto delle norme interne in materia di procedure di gara. Queste regole sono molto severe per garantire ogni concorrente le stesse condizioni e per consentire alla Commissione di ottenere il miglior rapporto qualità-prezzo". Molto stimata da tutti gli addetti ai lavori, in questi anni Testori Coggi ha seguito argomenti cruciali come la salute pubblica e la tutela dei consumatori. In particolare, si é occupata di importanti dossier nel settore alimentare, dalla crisi della mucca pazza alle più recenti misure d'urgenza nella vicenda della frode della carne di cavallo, fino al Libro bianco sulla sicurezza alimentare.
Lavorando al dossier 'salute pubblica' ha contribuito, tra l'altro, all'introduzione di garanzie per le protesi al seno e alla lotta alle infezioni alimentari. Dopo il suo addio, restano all'Italia la guida di due direzioni generali, quella per gli affari economici con Marco Buti e quella per l'Interpretariato Marco Benedetti. Della pattuglia di italiani che occupano posti apicali nella struttura della Commissione c'è anche Giovanni Kessler, a capo dell'Olaf, il servizio antifrodi Ue.(ANSA)
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