L'aumento - prosegue la Commissione Ue- è pienamente in linea con i pareri scientifici e arriva dopo diversi anni di prudente gestione in seguito al collasso dello stock''. Per quanto riguarda invece "il tonno rosso occidentale, la quota sarà aumentata del 14% per i prossimi due anni e questo sempre sulla base di consulenze scientifiche".
Karmenu Vella, neo commissario europeo per l'ambiente, gli affari marittimi e la pesca, tiene a sottolineare "l'importanza di un aumento sostenibile ricordando che le decisioni difficili e i sacrifici sono stati necessari per garantire la ripresa delle risorse di tonno rosso". a decisione di un aumento graduale e moderato - prosegue Vella - "è in linea con i pareri scientifici e assicura che il futuro dello stock non sia compromesso. Si tratta di una buona ricompensa per gli sforzi dei pescatori volti a ripristinare questo stock importante che porterà notevoli vantaggi economici''. La Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (ICCAT) ''ha ancora una volta respinto - tiene a sottolineare la Commissione europea a Bruxelles - la proposta dell'Ue di vietare il cosiddetto 'finning''': ossia la pratica di asportare le pinne per poi gettare le carcasse o il pesce ancora ancora vivo in mare, dove va incontro ad una morte certa. La conseguenza e' che il piu' fiero dei predatori, al top della catena alimentare nei mari, e' ormai in pericolo in Europa e in tutto il mondo: sono circa 100 milioni quelli che vengono uccisi ogni anno per alimentare un mercato estremamente redditizio, se si considera che una pinna di squalo elefante può arrivare a costare fino a 7.500 euro.
L'Iccat ha comunque adottato - aggiunge Bruxelles - la proposta dell'Ue per una migliore raccolta dati sugli squali in vista di relazioni previste nel 2016 sulla ricerca e la valutazione degli stock.
''Sono stati fatti invece progressi chiave all'Iccat - riconosce Bruxelles - sul controllo, l'esecuzione e la lotta contro la pesca illegale.
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