Il commissario europeo ha colto l'occasione per sottolineare che con i 118 programmi pluriennali, verrà assegnata una dotazione complessiva di 95,6 miliardi di euro da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per il periodo 2014-2020. A questi vanno aggiunti i finanziamenti nazionali e privati dei singoli Stati membri.
"Oltre ad ospitare il settore agricolo e numerose altre attività - ha dichiarato il commissario - le nostre zone rurali ci offrono posti di lavoro, possibilità di svago e di riposo, bellezze naturali e luoghi gradevoli in cui vivere e lavorare.
Hanno però bisogno di sostegno per sviluppare appieno il loro potenziale, e questo è precisamente l'obiettivo della prossima generazione di programmi".
Il nuovo regolamento sullo sviluppo rurale per il periodo 2014-2020 stabilisce sei priorità in campo economico, ambientale e sociale, sulla cui base i programmi nazionali definiscono precisi obiettivi. Inoltre, per favorire il coordinamento degli interventi e massimizzare le sinergie con gli altri Fondi strutturali e di investimento europei, con ogni Stato membro è stato concluso un accordo di partenariato che ne delinea la strategia generale per gli investimenti strutturali finanziati dall'Ue.
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