In questi giorni, ricorda La Via in una nota, la Commissione europea ha inviato una diffida all'Italia nella quale chiede la correzione del divieto - esistente solo in Italia - di utilizzare il latte in polvere per la produzione di formaggi e yogurt in base a una legge del 1974.
Secondo gli uffici della Commissione, la normativa sarebbe contraria alle disposizioni in tema di mercato interno e libera circolazione delle merci. E' bene chiarire comunque, sottolinea l'europarlamentare, che l'abolizione di tale divieto interesserebbe i soli formaggi comuni, e non i formaggi a marchio DOP e IGP (Denominazione di Origine Protetta e Indicazione Geografica Protetta) i quali sono soggetti a disciplinari che vietano la produzione con materie prime diverse dal latte crudo.
"Se dovessimo perdere questa battaglia, che giuridicamente risulta complessa- continua l'eurodeputato siciliano- agiremo sulle regole relative all'etichettatura, cercando di tutelare i nostri agricoltori e consumatori, chiedendo alla Commissione europea l'inserimento obbligatorio in etichetta di una dicitura che informi il consumatore sulla produzione di formaggio a partire da latte in polvere, così da poterlo indurre ad una scelta consapevole".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA