Dall'olio tunisino, al vino
Lambrusco, al pomodoro San Marzano. Ecco i principali fronti
'agricoli' aperti fra Roma e Bruxelles. - OLIO TUNISINO: suscita
forti proteste fra i produttori italiani di olio la proposta del
capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, di mostrare
solidarietà ai vicini tunisini in grave crisi dopo gli attacchi
terroristici, aumentandone l'export di 35mila tonnellate l'anno
d'olio a dazio zero, per il 2016 e il 2017. La decisione è al
vaglio della plenaria dell'Europarlamento il prossimo 25
febbraio. - VINI CHE PRENDONO NOME DA VITIGNO: il rischio,
sollevato dall'ex ministro dell'agricoltura, Paolo De Castro
(Pd), è che le denominazioni di questi vini, come Lambrusco o
Vermentino, vengano 'liberalizzate' e non più protette, in
assenza di un riferimento geografico preciso. - VARIETA'
POMODORO SAN MARZANO: preoccupa il fatto che possa essere
coltivata anche in Belgio, pur non venduta come Dop, al di fuori
dell'area geografica delimitata della Dop italiana 'Pomodoro San
Marzano dell'Agro Sarnese-Nocerino'. - POMODORI MAROCCHINI:
produttori italiani e spagnoli hanno recentemente lanciato un
allarme di 'invasione', ma la Commissione europea rassicura: i
pomodori marocchini entrati nell'Ue negli ultimi mesi sono al di
sotto della quota a tariffa agevolata consentita. - LATTE IN
POLVERE NEI FORMAGGI: l'Italia, su segnalazione dell'industria
casearia nazionale, è sotto procedura d'infrazione per la legge
del 1974 che vieta alle aziende lattiero casearie con sede nella
penisola di produrre latte e latticini a partire dal latte in
polvere. L'esecutivo Ue spiega che le denominazione d'origine e
le indicazioni geografiche protette (Dop, Igp) non sono
interessate da un adeguamento della normativa alle regole Ue.
Chi vuole produrre formaggi senza latte in polvere potrebbe
continuare a farlo, le regole Ue non imporrebbero obblighi. -
SISTEMA A 'SEMAFORO': l'Italia ha denunciato il tentativo della
Gran Bretagna di adottare un'etichetta a 'semaforo' sui prodotti
alimentari, con un bollino verde, giallo o rosso per un alimento
piu' o meno 'cattivo' per la salute, solo sulla base della
percentuale di sale, zuccheri e grassi presenti. Eccellenze
italiane, come oli extravergini, il prosciutto o il parmigiano,
risultano penalizzate perché ricche di sale o grassi.
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