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Russia:Ue,da decisione Wto 'guerra prosciutti' segnale forte

Obbligo rispettare norme,sistema europeo tra più sicuri al mondo

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 22 AGO - La decisione del Wto che dà ragione all'Ue sulla 'guerra dei prosciutti' contro il blocco russo delle importazioni delle carni suine europee "trasmette un segnale forte alla Russia e a tutti i membri del Wto per quanto riguarda l'obbligo di rispettare le norme internazionali". Così la Commissione Ue dopo le conclusioni a cui è giunto lo scorso venerdì un panel di esperti dell'Organizzazione mondiale del commercio, sottolineando che quanto stabilito "conferma che le misure adottate dalla Russia nei confronti dell'Ue hanno poco a che vedere con effettivi rischi sanitari". I prodotti europei "sono sicuri e non vi è quindi alcuna necessità per alcun paese di mantenere ingiustificate restrizioni alle importazioni", sottolinea Bruxelles, secondo cui la decisione del Wto mette in evidenza in particolare l'importanza del rispetto del "principio della regionalizzazione" che consente il commercio con le zone di un Paese indenni da malattie, e dell' "obbligo di effettuare una valutazione dei rischi fondata su dati scientifici". La limitazione delle importazioni in base a preoccupazioni sanitarie è legittimo, quindi, ricorda la Commissione Ue, "solo quando ciò avviene nel rispetto delle regole del Wto". E l'Ue, aggiunge la Commissione, "dispone di uno dei più efficaci sistemi di sicurezza alimentare e di salute degli animali del mondo" che prevede "livelli di rilevamento elevati e rigorose norme in materia di gestione del rischio".

Il divieto russo di import di prodotti di carne suina europei risale all'agosto di due anni fa, "le cui motivazioni sono di natura politica", sottolinea Bruxelles. La Russia aveva addotto due casi di peste suina in Lituania come ragione per il blocco totale delle importazioni Ue, nel pieno del conflitto legato all'Ucraina e all'annessione della Crimea. Il Wto ha già dato ragione all'Ue una prima volta lo scorso martedì sul caso, sempre contro la Russia, dei dazi imposti alle importazioni di carta, frigoriferi e olio di palma. Ancora pendenti al Wto sono i casi aperti dall'Ue contro Mosca sulle imposte per la rottamazione degli autoveicoli e sui dazi antidumping sui veicoli commerciali leggeri.(ANSA).

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