Il Piano pluriennale per la
gestione della pesca nel mar Adriatico dei piccoli pelagici -
acciughe, sardine, sgombri, sugherello - è motivo di
"soddisfazione" ma richiede un "lavoro lungo e complesso" per
riequilibrare la proposta della Commissione su una serie
"sproporzionata di controlli per le imbarcazioni di lunghezza
pari a 8 metri". Questo il messaggio che il sottosegretario alle
politiche agricole con delega alla pesca Giuseppe Castiglione ha
indirizzato alla commissione europea e ai ministri Ue riuniti in
Consiglio.
"Vogliamo la tutela degli stock ittici e dell'ambiente marino
- ha detto Castiglione parlando con i giornalisti - ma non si
può gravare i pescatori di oneri burocratici che ci sembrano
abnormi". Il sottosegretario ha parlato anche della situazione
delle quote per il pesce spada: "A nostro avviso l'Ue ha avuto
una posizione debole in sede Iccat - ha sottolineato Castiglione
- perdere 5 punti percentuali della quota europea è grave,
soprattutto per l'Italia che ha fatto già molti passi avanti".
Quanto fatto, ha concluso Castiglione "va riconosciuto" al
nostro paese nel negoziato per la ripartizione della quota tra
gli Stati membri Ue. Il sottosegretario si è anche soffermato
sulle multe per le catture sottotaglia, che hanno scatenato
proteste anche davanti Montecitorio. "Nei primi 4 mesi di
applicazione - ha detto Castiglione - nonostante siano
triplicati i controlli, le multe si sono dimezzate. E' un dato
da cui bisogna partire, il vero tema è la lotta alla pesca
illegale".
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