Negli ultimi mesi, prosegue il portavoce, "la Commissione ha ricevuto le notifiche da parte di alcuni stati membri concernenti l'introduzione - a livello nazionale e temporaneo - di etichettatura di origine obbligatoria per prodotti specifici". Finora l'esecutivo Ue, che può decidere in materia entro tre mesi dalla notifica ufficiale, ha autorizzato con il silenzio-assenso i regimi di etichettatura su latte e carne in Francia, e sul latte in Italia e Lituania. Alla fine del 2016, l'Italia ha inviato a Bruxelles "per una prima verifica" una bozza di decreto per la sperimentazione dell'indicazione di origine del grano usato per la pasta. Ad oggi, conclude il portavoce, "nessuna notifica ufficiale è stata ricevuta dalla Commissione" su questo progetto di decreto.
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