Circa la metà, il 46%, degli
esperti arruolati nei panel dell'Autorità europea per la
sicurezza alimentare (Efsa) "sono in situazione di conflitto di
interessi finanziari diretti o indiretti con l'industria
agroalimentare e alimentare". E' l'accusa della Ong Ceo
(Corporate Europe Observatory) pochi giorni prima dell'adozione
(21 giugno) da parte del CdA dell'Efsa di nuove regole per
assicurare l'indipendenza dei propri esperti. Rispetto alla
composizione di panel precedenti, sostiene il Ceo, la
percentuale dei soggetti in conflitto di interessi è in calo,
dal 59% al 46%. Secondo Efsa, tuttavia, la modalità di conteggio
utilizzata da Ceo è "fuorviante" perché include "anche la mera
partecipazione a un evento sponsorizzato dall'industria".
Applicando i criteri del Ceo, prosegue Efsa, "gli esperti
impiegati o affiliati a diversi istituti scientifici rispettati
in tutta Europa dovrebbero essere esclusi dai panel". "Gli
interessi finanziari di tutti gli esperti che lavorano nei panel
- conclude una nota dell'Efsa - vengono valutati attentamente in
base alle rigide norme sull'indipendenza fissate dall'Autorità".
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