L'Ue deve intervenire a sostengo
delle imprese sul fronte del mercato globale, della tassazione,
dell'energia e delle competenze. E' la richiesta del Parlamento
europeo delle imprese, che ha raccolto oltre 750 imprenditori da
45 paesi europei all'Europarlamento a Bruxelles. Secondo questi,
servono "politiche Ue e nazionali più vigorose" che rispondano
alle preoccupazioni quotidiane del settore.
In particolare, Bruxelles nei prossimi cinque anni dovrà
impegnarsi su quattro fronti. Primo, "una diplomazia economica
europea più forte", che promuova e difenda gli interessi
economici comuni sul mercato globale. Secondo, "più sistemi di
apprendimento basati sul lavoro" in modo da garantire la
disponibilità di lavoratori con le competenze adeguate. Poi
regimi fiscali che siano "più amici degli investimenti in
equity". Infine, un "approccio più flessibile e basato
sull'innovazione" per aumentare l'efficienza energetica.
"Abbiamo mandato un messaggio chiaro e forte ai decisori
politici - ha dichiarato il presidente di Eurochambres Richard
Weber - Ora monitoreremo da vicino che queste richieste siano
adeguatamente affrontate nei prossimi giorni, settimane e mesi".
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