Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Italiani tra giovani europei con più voglia di digitale

Italiani tra giovani europei con più voglia di digitale

Risultati indagine Vodafone Institute

BRUXELLES, 21 novembre 2014, 12:11

Redazione ANSA

ANSACheck
L'80 per cento dei ragazzi italiani tra i 18 e 30 anni vorrebbero lavorare nella digital economy e lanciare una propria start-up digitale. Lo rivela un'indagine della Vodafone Institute condotta su 6000 giovani di sei Paesi Ue. Italiani e spagnoli sono i più propensi a iniziare una carriera nel digitale e nelle telecomunicazioni, molto più di tedeschi e britannici (dal 18 al 24 per cento). Secondo lo studio "Talking about a Revolution: Europe's Young Generation on Their Opportunities in a Digitised World" condotto da YouGov per conto della Vodafone Institute, la maggioranza degli italiani (87 per cento) ritiene che le abilità digitali costituiscano sempre di più un requisito fondamentale nel mondo del lavoro, l'84 per cento reputa fondamentale la formazione digitale continua e circa il 90 per cento ritiene che scuola e mondo del lavoro dovrebbero cooperare di più. Anche per questo l'88 per cento degli italiani ritiene che le aziende private dovrebbero poter finanziare corsi di formazione all'interno delle stesse strutture educative oggi giudicate sufficientemente preparate da solo il 7 per cento degli intervistati. Sempre lo studio rivela che il 79 per cento dei giovani italiani ritiene che l'Europa possa e debba assumere un ruolo da leader nello sviluppo delle telecomunicazioni mentre solo il 10 per cento si dice fiducioso sul fatto che l'Italia possa rimanere competitiva in questo settore.

Tuttavia, se i giovani italiani ritengono che da un lato le maggiori tecnologie aumentino le chance individuali di trovare un lavoro, dall'altro lato ben il 40 per cento teme che lo sviluppo delle ICT porti a una riduzione dei posti di lavoro totali di almeno il 20 per cento. Tra i settori che potrebbero aumentare i propri addetti, gli intervistati vedono l'educazione, la tecnologia ICT e il giornalismo.

Lo studio della Vodafone Institute è stato condotto in Italia, Spagna, Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca e Paesi Bassi, e i risultati verranno presentati ufficialmente nel contesto della conferenza "Digitising Europe" a Berlino il prossimo 4 dicembre.

(ANSA)

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.