BRUXELLES - Ha una guida italiana la missione Ue per l'addestramento delle forze armate in Somalia. A capo del contingente europeo che conta su circa 130 unità è infatti il generale di brigata Massimo Mingiardi, e oltre la metà dei militari sul terreno sono italiani. Mingiardi ha preso il comando nel febbraio scorso e terminerà il suo mandato il 31 marzo del 2015, anche se la missione è stata prorogata dall'Unione fino al 31 dicembre 2016.
Dall'arrivo di Mingiardi sono stati addestrati 1150 militari somali e l'obiettivo per quando si concluderà il suo comando saranno 1500. Si tratta di "un grande risultato", soprattutto alla luce della situazione in cui la missione si muove, visti i ricorrenti attacchi dei miliziani integralisti Shabaab, spiegano fonti europee.
I livelli di addestramento sono vari, da quello delle truppe, con effetto moltiplicatore (i militari formati vanno a loro volta a contribuire alla formazione di altri), ma ci sono anche consiglieri nei ministeri che danno supporto alla ricostituzione dell'intero sistema delle forze armate, per mettere il Paese in condizioni di potersi difendere. L'addestramento viene fatto con armi finte e tra le principali difficoltà ci sono la barriera linguistica e culturale. Ma vengono definiti "positivi" i risultati raggiunti negli ultimi mesi.
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