La Bulgaria deve compiere
maggiori sforzi nel campo della riforma della giustizia e della
lotta contro la corruzione e il crimine organizzato. Queste le
conclusioni dell'ultimo rapporto Ue nell'ambito dello strumento
di montoraggio del meccanismo di cooperazione e verifica (CVM).
Dal rapporto sulla Bulgaria emerge la constatazione, viste le
incertezze politiche vissute l'anno scorso, che il Paese abbia
registrato lenti progressi e siano necessari ulteriori passi
avanti. "E' arrivato il momento di costruire un consenso
politico per accelerare le riforme" ha commentato il primo
vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans.
Secondo il rapporto, le risposte ai ben noti problemi nel
campo della corruzione e del crimine organizzato sono rimaste
frammentate e senza una direzione strategica complessiva.
Inoltre ci sono pochi esempi di casi di corruzione o crimine
organizzato ad alto livello che siano finiti in tribunale. La
Commissione europea ritiene che il processo di monitoraggio del
CVM, le opportunità fornite dai fondi Ue e l'impegno costruttivo
della Commissione e diversi Stati membri costituiscano comunque
un sostegno importante per consolidare le riforme, sia in
Bulgaria sia in Romania. Si tratta di un'idea condivisa dai
cittadini di entrambi i Paesi, considerando i dati dell'ultimo
sondaggio Eurobarometro condotto lo scorso novembre: il 79% dei
cittadini bulgari e romeni sono concordi sul fatto che l'Ue
debba avere un ruolo nel combattere la corruzione e le carenze
del loro sistema giudiziario. (ANSA)
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