L'esecutivo ha inviato all'Italia e agli altri due Paesi un parere motivato (seconda fase della procedura di infrazione) perchè alla data attuale non sono pervenute le notifiche, nonostante la scadenza fosse prevista per giugno 2014. Se la situazione dovesse persistere, la Commissione potrebbe decidere di deferire i casi alla Corte di giustizia Ue.
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