I contenuti emergono in modo impreciso e frammentato perché è la stessa lista che rimane ancora nebulosa ed estremamente vaga.
I metodi di trasmissione all'Unione europea e ai tecnici dell'ex Troika sono stati infatti decisamente poco convenzionali e le misure che il governo Tsipras si propone di adottare sembra siano state comunicate in modo disorganico e disordinato da funzionari poco informati.
Al momento il menu greco sembra comunque suddiviso in 18 punti. Il primo riguarda proprio il mantenimento della tassa sulla proprietà, l'Enfia (equivalente all'Imu in Italia), che Syriza aveva invece promesso di sostituire con una tassa solo sui grandi patrimoni immobiliari. L'Iva, già cresciuta in questi anni di austerità, dovrebbe aumentare ulteriormente, ma non sui beni alimentari e comunque solo nelle isole, nonostante l'iniziale contrarietà del ministro delle Finanze Yanis Varoufakis. Ad un ripensamento il governo è stato costretto anche sulle privatizzazioni. Nella famosa lista rientrerebbe ad esempio quella - parziale - del porto del Pireo da cui il governo stima di ottenere 500 milioni. Lotta all'evasione, controlli sulla lista Lagarde, stretta sul mercato nero dei carburanti e sul trasferimento di soldi all'estero sarebbero gli altri punti, ai quali si aggiungerebbero anche il congelamento delle pensioni anticipate e il consolidamento dei fondi pensione.
Ufficialmente, il governo ha inoltre annunciato di essere pronto a valutare eventuali offerte per la ricerca di idrocarburi onshore nell'ovest del Paese.
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