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Grecia-Ue, torna tensione in attesa lista riforme

Grecia-Ue, torna tensione in attesa lista riforme

Merkel,lavoriamo perché stia in euro. Moscovici,rispetti impegni

BRUXELLES, 30 marzo 2015, 19:54

Redazione ANSA

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Si allungano i tempi del negoziato tra Grecia ed Europa e torna la tensione in vista delle scadenze di aprile che, in assenza di un accordo, potrebbero portare Atene faccia a faccia con l'incubo default.

La lista delle riforme, arrivata a 'pezzetti' durante il weekend sul tavolo dei creditori internazionali, non è ancora sufficiente e il commissario agli affari economici Pierre Moscovici ricorda anche oggi a Tsipras l'importanza di "rispettare gli impegni presi" visto che "le scadenze si avvicinano". La cancelliera Angela Merkel rassicura: "Stiamo lavorando per far restare la Grecia nell'euro". E domani ne parlerà con Hollande a Berlino, per fare il punto su tutti i possibili scenari. Appello alla calma del ministro delle Finanze Yanis Varoufakis: basta ostilità tra politici greci e tedeschi.

I negoziati tra Brussels Group (l'ex Troika) e i tecnici greci sono andati avanti senza sosta durante il weekend, e proseguono "giorno e notte", sottolinea Moscovici. Ma le proposte presentate finora non hanno abbastanza dettagli per soddisfare i creditori. "Il dialogo prosegue, in modo costruttivo, ma ancora non ci siamo e serve ancora del lavoro aggiuntivo della missione ad Atene", ha spiegato il portavoce del presidente della Commissione Ue Juncker. Finora, chiariscono fonti europee, sul tavolo dei negoziatori sono arrivate proposte frammentarie. Più che una lista si tratta di "pezzi di carta" che coprivano i parametri fissati, ma non le esigenze su "attuazione e impatto" delle riforme. E' per questo che da Berlino ricordano come l'Eurozona sia ancora in attesa di una lista che "valga la pena discutere", e la palla rimane in mano greca. Prima di Pasqua un Euro Working Group (gli sherpa dell'Eurogruppo) farà di nuovo il punto dei progressi e valuterà se convocare i ministri per la prossima settimana. Ma questo avverrà solo se il Brussels Group avrà data il suo parere favorevole alla lista che si sta componendo ora dopo ora.

Al momento il menu greco sembra suddiviso in 18 punti e si pone come obiettivo per il 2015 un incremento netto delle entrate di 3,7 miliardi di euro, e un avanzo primario di 1,2% del pil (meno del 3,4% previsto dal programma Ue). Resta la tassa sulla proprietà, l'Enfia (equivalente all'Imu in Italia), che Syriza aveva invece promesso di sostituire con una tassa solo sui grandi patrimoni immobiliari. L'Iva, già cresciuta in questi anni di austerità, dovrebbe aumentare ulteriormente, ma non sui beni alimentari e comunque solo nelle isole, nonostante l'iniziale contrarietà del ministro delle Finanze Yanis Varoufakis. Anche le privatizzazioni andranno avanti, per un totale di 1,5 miliardi (meno dei 2,2 preventivati dal precedente Governo). Da quella parziale del porto del Pireo il governo stima di ottenere 500 milioni, ma anche quelle degli altri porti dovrebbero proseguire. Il Governo punta poi a ottenere 875 milioni da un'imposta sui trasferimenti di capitali e dalla lotta all'evasione, tra i 250 e 400 milioni da lotta al contrabbando di petrolio, tabacco e alcol, 350 milioni dall'asta delle licenze tv e altri 420 milioni dal contrasto all'evasione dell'Iva. Congelate le pensioni anticipate.

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