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Immigrazione: Tajani (Fi), vanno fermati in Libia

Problema mondiale, coinvolgere Onu, Russia e Usa

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 3 AGO - "Quello degli immigrati è un problema mondiale. Va affrontato coinvolgendo l'ONU, l'Unione europea, la Russia e gli Stai Uniti. Le partenze vanno fermate in Libia. L'unica politica possibile è quella che fu attuata dal governo Berlusconi." Lo afferma Antonio Tajani, primo vicepresidente del Parlamento europeo. "La vicenda italiana o quella di Calais non sono fatti episodici che possono essere affrontati singolarmente. Lo scenario è mondiale e servono interventi proporzionati. Nell'area del Mediterraneo - continua Tajani - la situazione è complicatissima: c'è la guerra in Siria, lo scontro con l'Isis coinvolge i curdi e la Turchia, poi la striscia di Gaza. Il Nordafrica è una polveriera e lo è anche l'Africa subsahariana, con Boko Aram. Un panorama di totale instabilità che provoca la fuga di centinaia di migliaia di persone. La Francia e la Gran Bretagna - sottolinea il Vicepresidente Tajani - sono state egoiste nei confronti dell'Italia non dimentichiamo la reazione di Hollande per i fatti di Ventimiglia. Il Regno Unito fino a ieri è stato durissimo, rifiutando la ripartizione. Finché il problema era dell'Italia o di Malta non veniva affrontato. È stata più lucida la Germania che con le sue 200.000 richieste di asilo contro le 70.000 italiane ha subito parlato di ripartizione. Ma il problema - conclude Tajani - non è solo in Africa ma c'è anche l'Est. Ucraina e Balcani. L'emergenza è globale e vanno coinvolti anche gli Stati Uniti e la Russia.". (ANSA).

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