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Ue, piani nazionali energia-clima in 2018 con obiettivi 2030

Ue, piani nazionali energia-clima in 2018 con obiettivi 2030

Bozza presidenza lussemburghese per governance Unione energia

BRUXELLES, 02 settembre 2015, 18:43

Redazione ANSA

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Ue, piani nazionali energia-clima in 2018 con obiettivi 2030 - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Piani nazionali per clima ed energia a partire possibilmente dal 2018 con obiettivi al 2030 e una prospettiva sino al 2050, da presentare alla Commissione Ue con rapporti di monitoraggio per la loro attuazione ogni due anni a partire dal 2020. Sono le "componenti essenziali" della futura governance dell'Unione dell'energia, proposti nella bozza della presidenza Ue di turno del Lussemburgo in vista del Consiglio energia di novembre. Il principio di base sarà "promuovere il coordinamento" e "l'integrazione della pianificazione strategica" mettendo al centro la "cooperazione regionale", fornendo così da una parte "sufficiente flessibilità per tener conto delle specificità nazionali" e dall'altra migliorando "la stabilità e la prevedibilità del clima degli investimenti".

I piani nazionali dovranno "integrare le componenti di energia e clima, essere olistici ed equilibrati" oltre ad essere veri e propri "documenti di programmazione strategica concisi e sincronizzati". In particolare dovranno definire "gli obiettivi su clima ed energia", tenendo in considerazione quelli Ue per il 2030, e includere anche "una prospettiva sino al 2050". Per questo saranno tenuti a contenere "una traiettoria realistica" per il loro raggiungimento identificando "i contributi attuali e programmati" con "previsioni di riferimento e target intermedi".

I piani stessi diventeranno quindi dei "punti iniziali di riferimento" per monitorarne l'avanzamento, e dovranno assicurare la coerenza e il contributo anche delle politiche per "trasporti, agricoltura, ricerca e innovazione, occupazione, ambiente e affari esteri". Allo stesso tempo ne verrà garantita la "flessibilità" consentendo agli stati membri di "scegliere le politiche più efficaci dal punto di vista dei costi" e di "adattarle nel corso del tempo se necessario". In questo modo il nuovo sistema funzionerà anche da "meccanismo di allerta precoce" consentendo di identificare i possibili rischi e lacune per raggiungere gli obiettivi prefissati e quindi adottare misure correttive.

 

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