BRUXELLES - Dalle "preoccupazioni" alle "raccomandazioni": la Commissione europea si appresta domani ad aumentare la pressione su Varsavia affinchè la Polonia torni ad essere rispettosa dello Stato di diritto. Per questo chiederà tra l'altro al governo di destra guidato da Beata Szydlo di reintegrare i giudici della Corte Costituzionale allontanati dal loro incarico dopo l'insediamento del nuovo esecutivo.
Ma non sarà questa, a quanto si è appreso alla vigilia della riunione della Commissione, l'unica raccomandazione rivolta da Bruxelles a Varsavia. La Commissione ha infatti detto chiaramente lunedì scorso che la legge sulla Consulta varata venerdì dal Parlamento polacco non solo non risponde alle preoccupazioni già espresse a giugno - quando venne inviato a Varsavia un parare scritto - ma anzi ne ha create delle nuove. Il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans, dopo la riunione del collegio, illustrerà i contenuti della nuova iniziativa intrapresa. Il governo polacco avrà quindi alcuni mesi per tradurre in pratica le 'raccomandazioni' di Bruxelles e evitare che la Commissione decida di ricorrere a soluzioni estreme come sarebbe l'applicazione dell'articolo 7 del Trattato e sanzioni che potrebbero arrivare fino alla sospensione del diritto di voto in Consiglio.
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