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Migranti: Alfano a Ue, stiamo attuando impegni roadmap

Sconcerto scarse ricollocazioni. Serve piano europeo rimpatri

Redazione ANSA BRUXELLES

BRUXELLES - "Gli impegni assunti dal governo italiano con la road map sono tutti in corso di attuazione", dagli hotspot all'identificazione dei migranti, dalle procedure d'asilo ai rimpatri volontari. Lo assicura il ministro dell'interno Angelino Alfano al commissario Ue agli affari interni Dimitri Avramopoulos nella lettera di cui l'ANSA ha copia in risposta alla missiva del 20 luglio di Bruxelles.

 

Alfano ringrazia inoltre il commissario "per le espressioni che ha voluto riservare all'Italia per le attività di salvataggio di vite umane nel Mediterraneo, a testimonianza di un impegno cui il nostro Paese, pur subendo una pressione migratoria continua e oramai strutturale, non intende rinunciare". Nella lettera del 20 luglio, secondo quanto riferito dalla portavoce del commissario, Avramopoulos aveva espresso il rispetto per gli "sforzi buoni e continui" già fatti dall'Italia e per invitare a continuarli in "stretta cooperazione" con i Paesi vicini per garantire "il funzionamento dell'area Schengen".

 

"Pur apprezzando i rinnovati sforzi della Commissione in favore di una piena attuazione del processo di relocation, l'Italia non può, tuttavia, non esprimere grande sconcerto constatando che uno dei punti chiave dell'Agenda Juncker sia, di fatto, disatteso dalla maggioranza degli Stati membri". Così il ministro dell'interno Angelino Alfano nella lettera di risposta al commissario Ue. La "scarsissima disponibilità da parte degli Stati membri alla ricollocazione" in particolare di eritrei, oltre a "rappresentare una fonte di crescente preoccupazione per l'Italia", scrive Alfano, "conferma la mancanza di una concreta condivisione di responsabilità tra gli Stati membri". E, "aspetto ancora più importante", questo "mina la credibilità dell'Italia dinanzi ai tanti richiedenti, specie di nazionalità eritrea, i quali non nutrono più speranza in un celere e comunque positivo esito della richiesta di ricollocazione".

 

Per l'Italia è "assoluta priorità la realizzazione, al più presto, di un programma europeo di rimpatri anche alla luce della recente istituzione della Guardia costiera europea". Per questo l'auspicio è che da parte Ue ci sia una "urgente rifocalizzazione di ogni strumento che possa accelerare l'attuazione" dei rimpatri. Così Alfano nella lettera di risposta ad Avramopoulos. In questa direzione, sottolinea Alfano, l'Italia auspica ugualmente che "l'Ue concentri il massimo impegno per la stipula di accordi di riammissione con i Paesi terzi di origine dei principali flussi migratori". Il ministro dell'interno riconosce quindi "l'apprezzamento che sappiamo essere rivolto al percorso tracciato dal Migration Compact per valorizzare la dimensione esterna del fenomeno migratorio", sottolineando allo stesso tempo "la necessità" di "misure operative rafforzate realizzate all'interno dell'Unione" e "suffragate da adeguate risorse finanziarie".

 

"I primi quattro hotspot previsti sono stati attivati, con una ricettività complessiva di 1.600 posti" mentre, assicura Alfano nella lettera ad Avramopoulos, "stiamo lavorando per implementare ulteriormente il sistema di circa 1.100 posti". Inoltre le identificazioni dei migranti dal primo gennaio scorso sono ormai al "95%". Quanto all'osservazione di Bruxelles che non tutti le operazioni di sbarco avvengono all'interno degli hotspost, il ministro fa notare che "in ragione dei tempi ravvicinati degli sbarchi, della concentrazione dei migranti e non da ultimo delle condizioni climatiche e marittime, non sempre è possibile indirizzare le unità di soccorso esclusivamente verso gli hotspot" ma anche altri "porti strutturalmente sicuri", sempre con l'assistenza di Frontex.

 

Quanto ai centri di identificazione ed espulsione, l'Italia si sta impegnando ad allineare la capacità teorica a quella effettiva, ora ridotta a causa proprio dei lavori di adeguamento. Sul fronte rimpatri volontari assistiti, in programma ci sono una serie di progetti per 12 milioni di euro tra risorse Ue e nazionali. In materia di asilo, inoltre, sono stati fatti "importantissimi progressi" con la velocizzazione delle procedure, tanto che le decisioni emesse sono aumentate del 90% rispetto al 2015 nonostante un aumento delle richieste del 65%. Alfano conferma quindi la disponibilità a condividere con la Commissione Ue i dati sui flussi migratori in ingresso in Italia.

 

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