BRUXELLES - L'europarlamentare leghista Mario Borghezio ha presentato oggi un'interrogazione con la quale chiede di conoscere che cosa intenda fare la Commissione Ue per tutelare l'interesse dei circa 13.000 obbligazionisti italiani vittime della crisi che ha colpito Banca Etruria, Banca delle Marche, Cassa di Risparmio di Chieti, Cassa di Risparmio di Ferrara e che rischiano, in tutto o in parte, di non ottenere i risarcimenti previsti.
Borghezio ricorda come la recente crisi di questi istituti di credito abbia reso necessari interventi legislativi per risarcire gli obbligazionisti coinvolti. Tuttavia - sottolinea Borghezio - "le maglie per accedere al rimborso promesso sembrano sempre più restringersi, sia per chi intende affidarsi ai rimborsi forfettari stabiliti, sia per chi tenta la strada di un arbitrato". "Nel primo caso infatti - prosegue l'europarlamentare leghista - il Fondo Interbancario di tutela dei depositi destinato a liquidare quanto dovuto interpreta restrittivamente le norme governative, per cui l'investitore non ha diritto a ricevere il previsto rimborso dell'80% del capitale investito se l'istituto di credito non era la controparte diretta dell'acquisto, riducendo la platea dei soggetti rimborsabili ad un terzo degli investitori truffati. Nel secondo caso, il decreto Renzi/Padoan rimandava l'applicazione degli arbitrati ad un regolamento da pubblicarsi entro il 30/06/2016 di cui non vi é traccia".
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