"Prima di tutto - ha osservato il socialdemocratico tedesco parlando con l'ANSA - il dibattito su una costituzione è puramente nazionale e non c'è altra cosa più nazionale della Costituzione di un paese. Quindi il referendum è stato italo-italiano. Ma logicamente le dimissioni del primo ministro e la questione aperta su cosa succederà ora ci riguardano direttamente. E credo che ci sia bisogno di stabilità politica in Italia. E' difficile per me, in quanto presidente di una istituzione europea, fare commenti, ma spero che il presidente della Repubblica troverà una soluzione per stabilizzare il paese".
- Qual è il significato politico di una sconfitta di tale dimensioni? "Credo che questo si spieghi con un dibattito che è stato controverso al di là di qualsiasi affiliazione politica. In tutti i partiti c'era gente a favore e gente contro. E' difficile l'interpretazione politica, perché è stato un dibattito sullo stato del paese. C'è stata molta gente che ha votato senza conoscere i dettagli della proposta. E' stato un voto emotivo. E c'è stata molta gente che ha sperato che questa riforma attivasse il paese per renderlo più efficace. Bisognerà analizzare il voto con molta attenzione".
- Renzi ha commesso un errore con la personalizzazione del referendum? "Non posso fare commenti. Questo spetta a voi della stampa".
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