La crisi istituzionale si è aperta lunedì scorso con la richiesta di dimissioni avanzata dal gruppo socialista, e poi da moltissimi parlamentari di altri gruppi, a Pedro Agramunt che tuttavia non vuole dimettersi. L'assemblea non ha attualmente una procedura per costringerlo a farlo.
Al centro del contendere è una visita in Siria, la stessa cui ha partecipato il senatore di Forza Italia, Antonio Razzi e che ha incluso un incontro con Bashar al Assad. Per i parlamentari avrebbe danneggiato l'immagine dell'assemblea. Agramunt afferma essere stata fatta a titolo personale e non in qualità di presidente dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. "La richiesta di dimissioni fatta ad Agramunt dai socialisti non è un attacco personale o politico, ed è stata una scelta difficile" afferma Michele Nicoletti (Pd), presidente del gruppo oltre che della delegazione italiana. "Lo abbiamo fatto solo per proteggere la reputazione di questa istituzione e per inviare un chiaro messaggio a chiunque voglia manipolare i membri dell'assemblea perché sappia che vi sarà una reazione immediata" afferma Nicoletti.(ANSA)
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