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Brexit: Barnier, bisogna accelerare ma serve essere due

Fonti Ue, buoni progressi ma non ancora sufficienti

Redazione ANSA LUSSEMBURGO

LUSSEMBURGO - "Bisogna accelerare, ma per accelerare bisogna essere in due". Così il capo negoziatore della Ue Michel Barnier risponde a chi chiede se dopo la cena di lunedì sera a Bruxelles con la premier Theresa May sia cambiato qualcosa nei negoziati sulla Brexit. "E' stata una buona cena di lavoro, abbiamo detto alla premier May che è molto importante mantenere questa dinamica costruttiva", ha detto Barnier. "Ciò che è importante è che si comprenda che il tempo passa molto velocemente, l'orologio corre svelto, c'è molto lavoro da fare. Sono pronto ad accelerare, a intensificare il ritmo dei negoziati - afferma - ma per riuscire in questo bisogna mettere le cose nell'ordine giusto. Una tappa dopo l'altra. In questo momento non siamo ancora alla prima tappa" che consiste nel raggiungere progressi sufficienti sulle nostre prime tre priorità, diritti dei cittadini, conti e frontiere irlandesi.

 

"Bisogna fare di tutto per mantenere la dinamica" innescata da Theresa May col suo discorso a Firenze, "nei prossimi due mesi. Il vertice europeo di questa settimana fungerà come un trampolino verso il prossimo appuntamento" di dicembre, "dal momento che non ho potuto constatare oggettivamente i progressi che ci aspettavamo sulla prima fase del negoziato", ha affermato Barnier. "Come ho detto alla cena di ieri sera (lunedì, ndr) organizzata dal presidente Juncker con Theresa May, lavorerò con pazienza per trovare la strada e compiere quei progressi necessari da qui a dicembre, sulla scia della" nuova "dinamica", ha aggiunto Barnier.

 

Il vertice Ue dichiarerà che "non ci sono stati sufficienti progressi" nel negoziato sulla Brexit per passare alla seconda fase e quindi discutere la transizione e la relazione futura Ue-Regno Unito. Ma "il discorso di Theresa May a Firenze ha sbloccato il negoziato" e se "prima di quel discorso molti leader temevano che ci sarebbe stata un'uscita disordinata", ora "un accordo è a portata di mano". Lo dicono fonti europee in un briefing tenuto a due giorni dal summit, specificando però che nelle ultime settimane "sono stati fatti buoni progressi" e che "a dicembre ci potrebbe essere la luce verde" per la seconda fase. Le fonti però hanno tenuto a precisare di avere "speranza, ma non fiducia" che nei prossimi due mesi la trattativa sulle tre questioni pregiudiziali (diritti dei cittadini, accordo finanziario, frontiera irlandese) possa fare i "sufficienti progressi" richiesti dai leader europei per aprire la discussione sul futuro, per la quale però è atteso che venerdì i leader dei 27 diano già l'ok per l'avvio della "preparazione interna".

 

"Il Consiglio europeo nota che, mentre la Gran Bretagna ha affermato che onorerà i suoi obblighi finanziari presi durante la sua appartenenza alla Ue, non ha ancora tradotto" questo aspetto "in un impegno fermo e concreto". Si legge nella bozza di conclusioni sulla Brexit, in vista del vertice europeo di questa settimana. Il Consiglio europeo - si spiega nella bozza - sposta alla sessione di dicembre la verifica sullo stato di avanzamento dei negoziati per determinare se siano stati raggiunti progressi sufficienti sulle tre priorità fissate dalla Ue - diritti dei cittadini, frontiere irlandesi e conti -. "Se questo sarà il caso, adotterà linee guida aggiuntive sulle relazioni future e su possibili accordi di transizione". In questo scenario, "il Consiglio europeo invita il Consiglio assieme col negoziatore Ue ad iniziare discussioni interne preparatorie".

 

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