Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Migranti: Parlamento Ue vuole abolire principio Paese ingresso

Tajani, Consiglio europeo faccia presto su riforma Dublino

Redazione ANSA BRUXELLES

BRUXELLES - Il Parlamento europeo si prepara a dare il primo via libera domani in commissione libertà civili alla sua proposta di riforma del meccanismo di Dublino. Il testo elimina il principio in base al quale finora il Paese di primo ingresso si è dovuto fare carico di tutte le domande d'asilo, per sostituirlo con un sistema automatico e permanente di ricollocamenti dei richiedenti. La maggior parte dei gruppi (S&D, Ppe, Alde, Gue e Verdi), rende noto la relatrice del testo Cecilia Wikstrom, intendono votare a favore.

 

In base alla proposta del Parlamento, anticipata dalla relatrice svedese a un gruppo di giornalisti tra cui l'ANSA, la redistribuzione dei richiedenti asilo dovrà avvenire in automatico in base a una serie di criteri, ad esempio se il richiedente ha già parenti in un altro Stato membro. Ciascun Paese avrà poi una sua quota calcolata in base a Pil e popolazione. I richiedenti asilo saranno distribuiti prima a quegli Stati che ne hanno ricevuto meno in base alla loro quota.

 

Particolarmente sensibili per l'Italia due altri punti della proposta. Il primo è l'introduzione di un periodo transitorio di tre anni in cui gli stati che storicamente hanno ricevuto più richiedenti asilo continueranno ad avere una maggiore responsabilità. Il secondo è la messa in atto di un filtro che servirà a non ricollocare i richiedenti asilo con scarse possibilità di vedere accolta la loro domanda. In questo caso, spiega Wikstrom, le domande continueranno a essere trattate nel Paese d'arrivo, che riceverà un surplus di assistenza dall'Unione, e i migranti dovranno essere rimpatriati, "con i costi - assicura Wikstrom - interamente coperti dall'Ue".

 

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Ultimo aggiornamento: