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Slitta ancora accordo gas Ucraina-Russia, nodo soldi Kiev

Slitta ancora accordo gas Ucraina-Russia, nodo soldi Kiev

Chiesto prestito Ue 2mld. Oettinger positivo, mercoledì incontro

BRUXELLES, 21 ottobre 2014, 21:43

Redazione ANSA

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Dopo un'intera giornata di negoziati slitta di nuovo l'accordo tra Russia e Ucraina sul gas, ma questa volta sembra essere più a portata di mano del passato. Tanto che è già stato fissato un trilaterale - con l'intenzione che questa volta sia quello definitivo - per il prossimo mercoledì a Bruxelles. Il nodo sono i soldi che Kiev non ha ma che sono necessari per pagare Gazprom, una questione urgente di cui dovrà farsi carico rapidamente la Commissione Ue o gli istituti finanziari internazionali nell'arco dei prossimi giorni. Sul tavolo c'è per davvero - hanno confermato il commissario Ue all'energia Guenther Oettinger e i due ministri russo Alexander Novak e ucraino Iuri Prodan - una bozza di compromesso per un "pacchetto invernale". Questo deve, una volta chiarita la questione con quali fondi Kiev pagherà Mosca, essere validato entro mercoledì prossimo dai rispettivi governi e dalle compagnie gasiere. Per la Russia, condizione necessaria per dare l'ok all'intesa è avere la garanzia che qualcuno paghi per l'Ucraina, mentre per l'Ucraina è che la Russia non cambi le carte in tavola nei prossimi mesi, rispettando gli impegni vincolanti sottoscritti sotto l'occhio vigile di Bruxelles.

C'è infatti l'intesa sia sul debito per le forniture pregresse che sul prezzo di quelle nuove in linea, ha affermato Novak, con "l'accordo dei presidenti raggiunto a Milano" a margine del vertice Asem. Per quanto riguarda il primo aspetto è stato confermato l'impegno da parte di Kiev a pagare un totale di 3,1 mld di dollari entro fine anno, di cui una prima tranche da 1,45 mld entro fine ottobre e la restante da 1,65 entro fine dicembre. Il prezzo del nuovo gas, invece, è stato convenuto a 385 dollari per mille metri cubi. Il problema, però, è duplice: Gazprom vuole il pagamento anticipato e volumi di gas già predefiniti. E da qui a fine anno Prodan ha stimato già in 4 mld di metri cubi i bisogni di gas del paese ma, ha ammesso Oettinger, "i pagamenti da parte dell'Ucraina non possono essere garantiti". Le autorità di Kiev hanno quindi chiesto oggi a Bruxelles un nuovo prestito da 2 miliardi di euro, che la Commissione si è impegnata a proporre a Consiglio e Parlamento Ue. "Oggi abbiamo fatto notevoli progressi, puntiamo ad un accordo la prossima settimana" e, con il lavoro di oggi, ha concluso Oettinger, "abbiamo ora qualche prospettiva per un inverno sicuro" per l'Ucraina e i paesi Ue.

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