Via libera da parte della
Commissione Ue alla prima tranche da 647 milioni di euro di
finanziamenti provenienti dalla Connecting Europe facility (Cef)
per la realizzazione di progetti energetici prioritari sul
fronte dell'elettricità e del gas nei paesi Baltici, dell'Europa
centro-orientale e del Sud-Est. Tra questi, anche 200mila euro
per uno studio che sarà realizzato dalla società elettrica
slovena sull'interconnessione per la linea sottomarina/terrestre
Slovenia-Italia tra Divaca e Salgareda.
Dei 34 progetti selezionati, 16 riguardano il settore del gas
naturale e 18 l'energia elettrica. A loro volta 28 sono
destinati a finanziare studi, come le valutazioni d'impatto
ambientale (91,4 mln) e 6 sono assegnate per progetti in ambito
edilizio (555,9 mln). La scelta di Bruxelles è andata a quei
progetti identificati come prioritari per la sicurezza
energetica Ue nella strategia adottata a fine maggio, e che
presentano vantaggi evidenti al di là delle frontiere nazionali
ma che sono commercialmente non sostenibili o non accessibili
agli utenti in alcuni stati membri.
"La decisione di oggi ci consentirà di costruire rapidamente
le infrastrutture necessarie per garantire la sicurezza
energetica dell'Europa", ha dichiarato il commissario Ue
all'energia Guenther Oettinger, sottolineando che "la crisi
geopolitica ha messo in evidenza la necessità di migliorare i
collegamenti tra le reti energetiche".
Alla Commissione sono pervenute 64 proposte ammissibili, per
una richiesta totale di sostegno finanziario pari a 1,370 mld di
euro. Le domande ora respinte in quanto non ancora mature
possono essere ripresentate per il bando del 2015.
Complessivamente, sono stati stanziati 5,85 mld di fondi Ue
tramite la Cef nel periodo 2014-2020 per la realizzazione delle
infrastrutture energetiche, a cui possono accedere tramite bandi
annuali 248 progetti pre-selezionati da Bruxelles, tra cui 31
italiani.
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