Nel primo caso si tratta di una scorretta trasposizione nella legislazione nazionale delle direttive Ue 2009/72/CE and 2009/73/CE. Nel secondo, invece, la Commissione obietta una trasposizione incompleta della direttiva 2012/27/UE. Bruxelles ha quindi preso la decisione, lo scorso 26 febbraio, di inviare due lettere di messa in mora all'Italia, primo passo di una procedura d'infrazione. Ora l'Italia ha due mesi di tempo per rispondere fornendo spiegazioni a Bruxelles la quale, se non le riterrà sufficienti, sarà costretta a passare alla tappa successiva con l'invio di un parere motivato.
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