L'Unione europea è sulla rotta
giusta per centrare il target del 20% di consumo complessivo di
energia da rinnovabili per il 2020 e circa il 26%
dell'elettricità ormai arriva da fonti verdi. Sono 25 i Paesi in
regola e anche oltre i propri obiettivi per il 2013-2014, fra
cui l'Italia, mentre Olanda, Gran Bretagna e Lussemburgo sono
indietro. É quanto emerge dall'ultimo rapporto pubblicato dalla
Commissione europea, secondo cui la stima è che l'Ue nel 2014
sia arrivata a quota 15,3% di energia da rinnovabili, rispetto
al 20% previsto per il 2020. Quanto all'uso del 10% di fonti
verdi nel settore trasporti, l'Europa nel 2014 è a quota 5,7%,
quindi il target è fattibile ma occorre fare qualche sforzo in
più. "In Europa abbiamo il triplo di energia rinnovabile pro
capite rispetto a qualunque altra parte del mondo" ha commentato
il commissario europeo per energia e clima, Miguel Arias Canete.
"Abbiamo oltre un milione di persone che lavorano nel settore
delle rinnovabili e che vale oltre 130 miliardi ed esportiamo 35
miliardi di energia rinnovabile ogni anno" ha aggiunto Canete.
Secondo le stime, nel 2014 sono le biomasse ad avere la fetta
maggiore di produzione di energia verde (47%), seguite da
idroelettrico (17%), eolico (11%), biocarburanti (9%), solare
(7%), pompe che estraggono calore (5%), biogas (4%), geotermico
ed energia marina (1%). Il biodiesel è ancora il carburante fra
le rinnovabili maggiormente impiegato nell'Ue. Francia, Germania
e Italia sono i tre mercati principali, rispettivamente con un
consumo di 2,3 milioni di tonnellate, 1,9 milioni di tonnellate
e 1,2 milioni di tonnellate nel 2013. (ANSA)
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