Il mercato europeo delle
emissioni di CO2 (Ets) deve essere gestito meglio. Questo il
succo dell'ultimo rapporto della Corte dei Conti Ue, che segnala
"problemi con il quadro per la tutela dei permessi e con
l'attuale implementazione del sistema". Il documento raccomanda
la necessità di migliorare la regolamentazione del mercato e la
vigilanza, in modo da aumentare la fiducia degli investitori e
l'uso di Ets come strumento della politica ambientale dell'Ue.
"L'Ets dell'Ue è una pietra miliare delle politiche europee
per il clima" afferma Kevin Cardiff, responsabile del rapporto,
secondo cui il sistema ha fatto passi avanti rispetto alla sua
creazione, dieci anni fa, ma "si può fare ancora molto in una
serie di aree, come i controlli dell'apertura dei conti Ets, il
monitoraggio delle transazioni, la supervisione del mercato e la
verifica dei livelli di emissioni negli impianti".
"Data la notevole partecipazione finanziaria nel mercato
multimiliardario europeo del carbonio, precedenti errori di
sicurezza e l'obiettivo di promuovere un'azione reale per
ridurre i gas serra, - conclude Cardiff - sono necessari
miglioramenti per tutelare l'integrità del mercato e il sistema
nel suo insieme deve essere attuato meglio".
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