Secondo Galletti, in particolare "le regole di assegnazione gratuita (dei permessi di emissione, ndr) devono riflettere, per quanto possibile, i valori reali del progresso tecnologico e degli impianti coperti dalla direttiva" e per questa ragione l'Italia rifiuta eventuali "tagli lineari indiscriminati" a queste quote.
Altra priorità è quella di non creare "regole perverse che penalizzino gli impianti più efficienti a discapito di coloro che invece efficienti non sono, altrimenti rischiamo di incoraggiare comportamenti poco virtuosi" ha aggiunto Galletti.
Inoltre il sistema del mercato della CO2 deve essere "più armonizzato, per non determinare distorsioni nel mercato unico europeo" e non favorire il cosiddetto 'carbon leakage indiretto', che "lascia la compensazione dei costi indiretti della CO2 alle 'tasche' degli Stati Membri" ha spiegato il ministro dell'ambiente. (ANSA)
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