A poche ore dall'avvio a Parigi
della conferenza COP21 la Commissione europea è convinta che
"l'accordo globale sarà raggiunto" e "conterrà sicuramente degli
impegni vincolanti". Lo ha detto il responsabile al Clima,
Miguel Arias Canete. L'obiettivo è contenere il riscaldamento
globale entro i due gradi e per farlo servirà aumentare nei
prossimi anni gli impegni di riduzione delle emissioni di CO2
attualmente messi sul tavolo da oltre 170 Paesi.
"Un processo dinamico di revisione sarà uno dei punti per i
quali ci batteremo" ha aggiunto Canete, ricordando la necessita'
di un meccanismo che faccia il punto ogni cinque anni sui
progressi nella riduzione delle emissioni, per riuscire a
centrare l'obiettivo di contenere il riscaldamento globale entro
la soglia critica dei due gradi. E' chiaro che gli Usa "sono
contrari ad un accordo vincolante" per motivi interni, il
negoziato pero' "si basa sul consenso di oltre 190 Paesi" e
ancora oggi gli statunitensi "non hanno presentato un approccio
alternativo" ha detto il commissario europeo al Clima,
ricordando che non solo l'Ue, ma anche molti Paesi in via di
sviluppo, dalle isole del Pacifico al gruppo africano, "vogliono
un accordo vincolante".
Quanto alla riottosa Polonia, specie dopo le recenti elezioni
politiche, questa "onorera' i suoi impegni" con l'Ue, ha
assicurato Canete, nonostante il veto all'emendamento di Doha
che proroga il protocollo di Kyoto posto dal nuovo presidente
polacco, Andrzej Duda. "Abbiamo un nostro mandato per i
negoziati e Varsavia e' stata molto attiva nel modellare la
versione finale" ha sottolineato il commissario Ue al Clima,
affermando che quindi a Parigi "la Polonia sarà sulla stessa
barca" dell'Unione europea. (ANSA)
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