"Purtroppo, in Europa la situazione dei regimi concessori non è omogenea" in quanto, ha spiegato, "ci sono Paesi con concessioni senza scadenza, altri con possibilità di rinnovo, e altri ancora che stanno liberalizzando il proprio mercato". E questo "impedisce la creazione di un vero e proprio 'level playing field' per gli operatori" da cui "consegue una perdita di competitività delle nostre imprese". Perciò, ha sottolineato l'ex commissario Ue all'industria, "è evidente la necessità di promuovere un quadro normativo uniforme se davvero si vogliono creare condizioni di parità nell'accesso ai mercati, sulla base di una concorrenza aperta e leale". Da qui la richiesta alla Commissione Ue su come "intenda promuovere una maggiore convergenza nel settore idroelettrico europeo, tenendo pur conto delle differenze in termini di regimi e procedure di concessione". "E' giunto il tempo di cambiare le regole della concorrenza a livello europeo", ha concluso Tajani, ricordando che queste "anno concepite e sviluppate al servizio e nell'interesse delle imprese, soprattutto delle pmi".
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