Dopo il via libera del Consiglio, il testo dovrà passare all'esame dell'Europarlamento, con un possibile avvio dei negoziati con stati membri e commissione in autunno.
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Sì al controllo preventivo da
parte della Commissione Ue agli accordi intergovernativi con i
Paesi terzi (Iga), ma solo per il gas. E' il compromesso
raggiunto dalla presidenza olandese dell'Ue e a cui i 28 salvo
sorprese daranno il via libera lunedì al Consiglio energia a
Lussemburgo. Bruxelles, nel pacchetto invernale, aveva chiesto
la supervisione su tutte le intese energetiche coi Paesi terzi,
ritenendo che con il controllo ex-post attualmente in vigore una
volta riscontrate incompatibilità con la legislazione europea,
sin particolare con il Terzo pacchetto energia, diventa poi
difficile se non impossibile rinegoziarla. Molti Paesi, tra cui
l'Italia, hanno criticato questo approccio ritenuto creare
incertezza in ambito negoziale. Da qui il compromesso raggiunto
che riguarda solo il gas, l'aspetto che, alla luce della crisi
in Russia e Ucraina, è l'aspetto che più preoccupa. Gli stati
membri, però, hanno l'obbligo di tenere informata la COmmissione
sia prima che durante i negoziati su tutti i tipi di accordi,
mentre gli stessi stati membri possono richiedere un'analisi ex
ante per accordi non sul gas. A sua volta la Commissione si
impegna ad analizzare ex ante in massimo 6+6 settimane gli
accordi sul gas, mentre tutti gli altri dovranno esserle
notificati ex post e saranno valutati in massimo 9 mesi, mentre
gli strumenti non vincolanti non dovranno essere notificati.
Dopo il via libera del Consiglio, il testo dovrà passare all'esame dell'Europarlamento, con un possibile avvio dei negoziati con stati membri e commissione in autunno.
Dopo il via libera del Consiglio, il testo dovrà passare all'esame dell'Europarlamento, con un possibile avvio dei negoziati con stati membri e commissione in autunno.
