Nell'interrogazione Agea ricorda una risoluzione della commissione Ambiente della Camera dei Deputati (la numero 7/00518) votata all'unanimità il 26 ottobre 2011 "che impegnava il governo italiano ad individuare un tracciato alternativo per il gasdotto Rete Adriatica (progettato dal gruppo Snam), per evitare che l'infrastruttura potesse compromettere ulteriormente la vulnerabilità sismica delle 28 località interessate dal gasdotto".
"Tutte le 28 località, inclusa l'area di Sulmona destinata a ospitare la centrale di compressione, sono classificate come zona sismica di livello 1 o 2, e sono localizzate nell'area appenninica già interessata nell'ultimo ventennio da gravi episodi di terremoto - scrive Agea -. Nonostante le nuove scosse dell'agosto 2016, il governo intende comunque sostenere la costruzione del gasdotto, la cui realizzazione è peraltro prevista tramite finanziamento pubblico".
Nell'interrogazione l'europarlamentare chiede alla Commissione Ue se ritenga che l'approvazione da parte del governo italiano del tracciato del gasdotto Rete Adriatica attraverso 28 zone sismiche di livello 1 e 2 violi quanto previsto da una decisione (la 1386/2013/Ue in materia di protezione dei cittadini.
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