L'approvazione di una
dichiarazione congiunta che superi le ultime remore di alcuni
Stati, come la Polonia, dovrebbe consentire domani al Consiglio
dei ministri dell'ambiente Ue - al quale parteciperà per
l'Italia Gian Luca Galletti - di compiere un passo avanti
decisivo per la ratifica dell'accordo sul clima di Parigi. Il
Parlamento europeo darà quindi il suo via libera la prossima
settimana, in tempo per depositare la richiesta di ratifica al
panel sul clima delle Nazioni Unite entro il 7 ottobre.
Una corsa contro il tempo dettata dall'esigenza di non
perdere la leadership europea sulle politiche climatiche dopo la
ratifica dell'accordo di Parigi da parte di Cina e Stati Uniti.
Ma soprattutto per poter sedere da protagonisti al tavolo della
prossima Conferenza delle parti sul clima, in programma a
Marrakesh dal 7 al 18 novembre.
L'accordo sul clima di Parigi entrerà pienamente in vigore 30
giorni dopo la ratifica da parte di almeno 55 paesi responsabili
di almeno il 55% delle emissioni 'climalteranti' su scala
globale. Ad oggi hanno adottato ufficialmente l'accordo 61
paesi, che contano per il 47,8% delle emissioni. Solo quattro
paesi Ue hanno ratificato l'accordo di Parigi: Francia,
Ungheria, Austria e Slovacchia.
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