L'intesa prevede che il gigante energetico russo, per evitare una maxi-multa, riveda le modalità di fissazione dei prezzi, slegando quelli del gas dal petrolio, mentre diventerebbe possibile per la società modificare il prezzo se parte del gas va a un destinatario diverso dal contratto. Per esempio come è il caso del gas russo che arriva in Slovacchia per essere poi rivenduto da quest'ultima all'Ucraina tramite il reverse flow.
Tra i nodi ancora aperti, resta però da definire come calcolare questo nuovo prezzo. L'intesa dovrà essere presentata ai Paesi coinvolti (Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Slovacchia).
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