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Continuare a cooperare e
effettuare nuovi test relativi alle emissioni dei modelli Fiat
finiti nel mirino delle autorità tedesche. E' il risultato del
primo incontro di mediazione tra Italia e Germania condotto
dalla Commissione Ue lo scorso venerdì a Bruxelles. "E' stato un
incontro a livello tecnico dove le parti hanno concordato di
continuare la loro cooperazione e di condurre ulteriori test per
le emissioni sui veicoli coinvolti", ha detto all'ANSA un
portavoce della Commissione Ue, ricordando che il ruolo
dell'esecutivo comunitario è quello di "assistere" i due Paesi
nel loro "dialogo continuo sulla conformità di Fiat con la
legislazione Ue sulle omologazioni", quindi "mediare e non
arbitrare". Le proposte presentate lo scorso gennaio da
Bruxelles per rivedere il sistema delle motorizzazioni e delle
omologazioni, ha aggiunto il portavoce, "introdurranno maggiore
supervisione europea e poteri di attuazione per la Commissione,
se saranno adottate da Parlamento e Consiglio Ue". Al momento il
testo della Commissione è infatti fermo all'Europarlamento dove
gli eurodeputati lo stanno rivedendo ma con emendamenti che
rischiano di indebolirlo fortemente.
