In un continente segnato da diseguaglianze ancora profonde, in cui circa il 40% dei bulgari (e il 30% di greci e lituani) ha difficoltà a tenere la casa calda di inverno e quasi un terzo dei romeni non ha il bagno in casa, l'Italia mostra segni di sofferenza per la crisi economica: valori sotto la media Ue su indicatori come la crescita del Pil procapite 2000-2015, e sopra la media su disoccupazione e Neet, che nel 2015 erano il 27% dei giovani tra i 18 e i 24 anni. Piuttosto alta anche la percentuale (6%) di popolazione che riferisce di non aver potuto accedere a cure mediche perché troppo costose. Va meglio sui parametri di sostenibilità ambientale, sull'aspettativa di vita (solo Spagna e Francia hanno valori più alti), sulla quota delle rinnovabili e delle donne che hanno un seggio in Parlamento, nella media Ue.
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