Rafforzare il mercato per lo
scambio delle quote di carbonio, proteggere la competitività
dell'industria europea e rendere più trasparenti ed efficaci i
meccanismi per finanziare i paesi membri più in difficoltà. Sono
gli elementi di principio della riforma del sistema delle
quote-carbonio (Ets), uno dei pilastri delle politiche europee
sul clima, su cui i ministri dell'ambiente dell'Ue si sono
confrontati stamani. Le posizioni però restano molto distanti,
con i governi Ue d'accordo sugli obiettivi, ma non su come
raggiungerli.
Starà alla presidenza maltese cercare di superare l'impasse,
col Consiglio ambiente in programma il 28 febbraio, prossima
occasione per disegnare una posizione univoca.
"Il Parlamento europeo ha già votato e sarà pronto al
negoziato a marzo - ha ricordato il commissario Ue al clima
Miguel Arias Canete - il Consiglio deve agire in fretta per
mettere in pratica gli impegni presi con l'accordo sul clima di
Parigi".
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