"La scadenza è fine febbraio o c'è il rischio di apertura di un'infrazione", ha detto una portavoce della Commissione citando quando dichiarato dalla commissaria Elzbieta Bienkowska alla stampa tedesca. "Su Fiat stiamo lavorando verso fine febbraio come data limite, se non riceveremo una risposta soddisfacente alle preoccupazioni sollevate dalla autorità tedesche dovremo probabilmente avviare una procedura d'infrazione", ha detto quest'ultima al Welt am Sonntag, dicendosi sempre "più scettica" visti i ritardi delle autorità italiane.
L'incontro di giovedì tra Commissione, Italia e Germania, sarà di nuovo a livello tecnico e non politico. Questo rientra infatti di una procedura in cui la Commissione Ue ha un ruolo di facilitatore ma non di arbitrato. La Germania ha deciso di attivarla lo scorso autunno dopo aver riscontrato anomalie nelle emissioni diesel di alcuni modelli Fiat omologati in Italia. Il Paese di omologazione ha infatti la responsabilità di fare chiarezza e prendere provvedimenti per porre rimedio ai problemi eventualmente riscontrati da un altro Stato. Tra mercoledì e giovedì la commissaria Bienkowska sarà a Milano per una serie di eventi e incontri legati ai settori di moda e turismo, e il 3 vedrà anche il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda. Nell'agenda ufficiale del bilaterale non c'è il caso Fca anche perché per ora il processo di mediazione resta a livello tecnico, sottolineano a Bruxelles. A meno che Calenda non sollevi personalmente la questione.
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