Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Auto:consumatori,Italia tra'cattivi' stretta omologazioni Ue

Auto:consumatori,Italia tra'cattivi' stretta omologazioni Ue

Beuc, insieme a Germania mette a rischio sforzi anti-Dieselgate

BRUXELLES, 16 febbraio 2017, 16:09

Redazione ANSA

ANSACheck
L'Italia, insieme alla Germania e altri Paesi, mette a rischio gli sforzi Ue per evitare un nuovo Dieselgate opponendosi alle nuove regole europee sulle omologazioni al momento in discussione. E' l'accusa che lancia l'associazione dei consumatori europei, il Beuc, sulla base di un documento di lavoro del Consiglio di fine 2016 dove vengono riportate le posizioni dei 28 sul dossier. "Diversi stati membri incluse Germania e Italia stanno mettendo a rischio gli sforzi per riformare il sistema di approvazione e controllo delle auto in Europa", afferma il Beuc in una nota, sottolineando che "se persistono, le posizioni di questi stati membri finiranno per minacciare gli sforzi per evitare l'emergere in Europa di un futuro Dieselgate". Il Beuc piazza quindi i 28 in tre categorie diverse a seconda della rispettiva volontà di avanzare sulle riforme proposte da Bruxelles. Nella 'corsia a scorrimento lento', oltre a Italia e Germania, vi sono Repubblica ceca, Ungheria, Svezia, Romania, Bulgaria, Lettonia, Lituania, Portogallo e Cipro. In quella intermedia Gran Bretagna, Polonia, Belgio, Grecia, Estonia e Croazia. Tra i 'buoni' che vogliono invece avanzare più rapidamente, per i consumatori europei ci sono Francia, Spagna, Olanda, Danimarca, Austria e Malta. "E' profondamente preoccupante", ha dichiarato il direttore del Beuc Monique Goyens, sottolineando che molti tra i 28 si rifiutano di riconoscere un livello di supervisione europeo e di spezzare il conflitto d'interesse tra produttori, autorità nazionali e laboratori. Da qui l'invito agli stati membri a "sostenere il Parlamento europeo e ad aumentare la marcia nelle prossime settimane" per adottare una posizione rapidamente.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.