Sulla prima direttiva gli europarlamentari della commissione industria si preparano ad aumentare al 35% l'obiettivo di consumo di energia da fonti rinnovabili al 2030, invece che il 27% proposto dalla Commissione. Ma la posizione dell'Eurocamera dovrebbe prevedere anche una flessibilità del 10%. Il Consiglio definirà i suoi emendamenti nella riunione dei ministri del 18 dicembre. Sulla direttiva efficienza energetica i gruppi politici sono spaccati: Ppe, Ecr, Enf sostengono un obiettivo non vincolante di risparmio del 30% e contributi nazionali 'flessibili', mentre S&D, Alde, Verdi, Gue e Efdd vogliono un target vincolante del 40%, così come limiti obbligatori a livello nazionale e un 'ritmo' di riduzione di almeno 1,5% l'anno.
La Commissione aveva proposto un target del 27%. Nella decisione presa in giugno, i Ventotto hanno optato per un obiettivo di risparmio del 30% con risparmi annuali all'1,5%, da diminuire all'1% dopo il 2025.
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