"Le interconnessioni transfrontaliere nella regione Euro-Mediterranea sono più di un'opzione, sono una reale necessità per raggiungere gli obiettivi nazionali e regionali dell'agenda politica energetica", ha sottolineato nell'occasione il segretario generale di Med-Tso Carlo Ferrante.
Diciotto i Paesi Ue ed extra-Ue interessati dal piano d'azione a cui hanno lavorato ben 146 esperti e che prevede tra l'altro anche la realizzazione di 2200 km di nuove linee. I lavori potrebbero concretamente essere avviati nel 2030. In questo contesto, l'Italia, grazie alla sua posizione geografica, è destinata a svolgere un ruolo da protagonista. Tre infatti sono i piani di inter-connettività che vedono coinvolta, due con la Tunisia - già ben avviati - e uno con l'Algeria.
Il progetto Med-Tso è stato avviato grazie a un finanziamento Ue di oltre tre milioni di euro. La seconda fase del progetto - fino al 2020 - dovrebbe prendere presto il via con la firma di un nuovo accordo tra Med-Tso e Bruxelles.
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