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Marcia indietro Ue su roaming, ritirata proposta su limiti

Scontro a Bruxelles. Per Juncker pochi 90 giorni gratis

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 9 SEP - Marcia indietro della Commissione Ue sulle regole per evitare gli abusi in vista della fine dei sovraccosti del roaming a giugno 2017. "Per il presidente" Jean-Claude Juncker "non era abbastanza buona" la proposta presentata lunedì, ha detto il portavoce della Commissione Ue Alexander Winterstein. Questa chiedeva agli operatori di garantire "almeno 90 giorni" di roaming gratuito l'anno, pari alla copertura del 99% dei viaggi dei cittadini europei, e copriva interamente anche i lavoratori e studenti transfrontalieri e gli abbonamenti illimitati. Alcuni europarlamentari tra cui l'Alde si sono lamentati che non fosse abbastanza, mentre l'industria che fosse un giro di vite troppo stretto. La nuova proposta verrà presentata la prossima settimana insieme al nuovo pacchetto di misure sul copyright e il quadro regolamentatorio delle tlc, verosimilmente mercoledì quando Juncker terrà anche il discorso sullo Stato dell'Unione.

"Alla luce delle prime reazioni ricevute, il presidente Juncker ha dato istruzioni ai suoi servizi di ritirare questo testo e di lavorare a una nuova proposta", ha detto il portavoce, "ma sia chiaro", ha aggiunto, "i sovraccosti del roaming saranno totalmente aboliti a giungo 2017". A chi chiedeva come mai una mossa talmente inusuale per la Commissione, dove i testi legislativi vengono discussi a lungo e difficilmente ritirati nottetempo dopo neanche 4 giorni dalla loro presentazione, il portavoce di Juncker ha risposto che "abbiamo ascoltato" gli interlocutori "e ora torniamo alla lavagna", in quanto il presidente della Commissione Ue "ha ritenuto che bisognasse fare qualcosa di meglio e quindi ci lavoreremo su". Promettendo che "ci saranno novità presto sul tema, e la settimana prossima è una settimana molto appropriata" con la plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo. "Questo non è fare marcia indietro", si è difeso il portavoce, "a meno che lo sia tenere in considerazione le osservazioni dei propri interlocutori". Per il leader del gruppo dei popolari europei all'Europarlamento Manfred Weber "la pressione del Gruppo Ppe sta portando i suoi frutti, stiamo spingendo per la fine dei sovraccosti del roaming nel 2017 in piena trasparenza, questo è quello che abbiamo promesso ai nostri cittadini e lo sosteniamo ancora. Ci aspettiamo che la Commissione europea dia un segnale forte in questa direzione la prossima settimana", ha sottolineato il leader dei popolari.

Su una posizione analoga anche i socialdemocratici. "Quando abbiamo negoziato con Commissione e Consiglio, il Parlamento ha accettato di introdurre misure per evitare abusi nelle chiamate in roaming, ma siamo anche stati chiari che un limite di tempo non era appropriato con il concetto di 'uso equo' e ci siamo sempre opposti", ha osservato il vicepresidente del Gruppo S&d Kathleen Van Brempt.

I consumatori europei raccolti nel Beuc si aspettano che "il ritiro della proposta della Commissione Ue significhi che torni alla lavagna per disegnare nuove regole tarate sugli interessi a lungo termine dei consumatori", perché "la fine dei sovraccosti del roaming significa la fine dei sovraccosti del roaming".(ANSA).

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