"Non c'è quindi nessuna interruzione nelle serie storiche, non abbiamo riscritto la storia economica", hanno spiegato esperti di Eurostat, definendo il Sec 2010 "non una rivoluzione ma un adattamento necessario". Nel 2010, anno preso a riferimento per un'analisi paese per paese da Eurostat, si vede come l'impatto sui livelli di pil dei diversi stati membri stato "significativamente variato". Il record è di Cipro, il cui livello di pil sale del 9,5%, seguito dall'Olanda (+7,6%) e Svezia (+5,5%), mentre gli effetti più più limitati, se non negativi, sono su Lettonia (-0,1%), Lussemburgo (+0,1%) e Lituania (+1,1%). L'Italia vede invece un +3,4%, di cui +1,3% dalla nuova voce ricerca e sviluppo che è passata da spesa a investimento e +1,9% da miglioramenti statistici. Germania e Spagna segnano +3,3%, e la Francia +3,2%. L'eurozona nel 2010 marca una crescita dei livelli del pil del 3,5%, di cui +1,9% dalla ricerca e +1,3% dai miglioramenti statistici, mentre l'Ue nel suo complesso registra +3,5%, di cui 1,9% da ricerca e sviluppo e 1,4% dai miglioramenti statistici.
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