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Fisco:studio Ue,Italia quinta per perdite entrate Iva,-46mld

In 2012 gap 33%, media europea 16%.Persi 176 mld in tutta Europa

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 23 OTT - L'Italia è il quinto paese in Europa con il maggior divario (33%) tra le entrate previste e quelle effettive per l'Iva, che si traduce di fatto in 46 miliardi di euro di mancati introiti per le casse dello stato.

E' quanto emerge da un rapporto della Commissione Ue, secondo cui nel 2012 in media il gap Ue tra incassi effettivi e previsti dell'Iva è del 16%, pari a una perdita complessiva in Europa di 177 miliardi.

Il divario dell'Iva rappresenta la differenza tra le entrate Iva previste e l'Iva poi effettivamente riscossa. Secondo lo studio di Bruxelles il non rispetto delle regole è all'origine di gran parte del gap, che però non è riconducibile alle sole frodi. Ci sono anche altri fattori, tra cui fallimenti e insolvenze, errori statistici, pagamenti in ritardo ed elusione.

Nel 2012 maglia nera per il gap tra Iva prevista e riscossa è andato alla Romania (44%), seguita da Slovacchia (39%) e Lituania (36%). Al quarto posto la Lettonia (34%), subito seguita dall'Italia con il 33% insieme alla Grecia. Primi della classe con il gap minore invece sono stati Olanda e Finlandia (entrambe 5%), e Lussemburgo (6%). Tra il 2011 e il 2012 in 11 stati membri si è osservato un miglioramento e in 15 un peggioramento, Italia inclusa (passata dal 32% al 33%). La Grecia è il paese che ha registrato il miglioramento più significativo tra il 2011, scendendo dal 38% al 33%.

"I dati pubblicati oggi indicano che occorre fare molto di più, gli Stati membri non possono permettersi perdite di entrate di questa portata e devono rafforzare la propria azione adottando misure decisive per recuperare il denaro pubblico", ha dichiarato il commissario Ue alla fiscalità Algirdas Semeta. La Commissione, ha ricordato, continua a sostenere una "riforma fondamentale del sistema dell'Iva" con l'obiettivo di renderlo più efficace e meno soggetto a frodi.(ANSA).

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