Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ue: Renzi, dal primo gennaio più duri per new deal europeo

Ue: Renzi, dal primo gennaio più duri per new deal europeo

Piano Juncker bene per Ue, più speranza o perdiamo generazione

BRUXELLES, 25 novembre 2014, 10:20

Redazione ANSA

ANSACheck
"Dopo riforme corpose punteremo al new deal europeo. Il primo programma corposo di riforme che si sta componendo: in Ue nessuno ci dice più di fare i compiti a casa. La nostra parte l'abbiamo fatta, dal primo gennaio saremo molto più duri per puntare verso un new deal europeo". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, parlando agli eurodeputati S&D all'Europarlamento a Strasburgo dove assisterà - in qualità di presidente di turno della Ue - alla seduta solenne con Papa Francesco.

"Il piano che stiamo approvando qui non riguarda il bene di un Paese, ma il futuro di tutta l'Europa: molte delle nostre difficoltà vengono da noi stessi, ma se non andiamo avanti rischiamo di tradire il sogno europeo". Così Renzi sul Piano d'investimenti Juncker da 300 mld che sarà presentato domani.

"C'è una generazione che vive già in un'altra Europa: se vogliamo essere fedeli a quel messaggio dobbiamo recuperare quell'ideale. O ci mettiamo più speranza o rischiamo di perdere la sfida di un'intera generazione", ha avvertito il premier parlando con gli eurodeputati S&d, riconoscendo però che "qualcosa si muove". "Un grande italiano, Galileo, lo diceva su cose più serie. Io lo dico sull'Europa. - ha detto il premier in un passaggio ironico per sottolineare il vento nuovo che soffia in Europa -. Anche se può sembrare strano citarlo nel giorno della visita del papa". "Ora che abbiamo ottenuto il primo corposo passaggio per le riforme, dal Jobs Act ai decreti attuativi, alla prima significativa delega fiscale, alla legge elettorale, che prima possibile andrà al Senato in seconda lettura, sarà chiaro a tutti che il nostro sforzo riformatore porta a risultati. E sarà più facile parlare di flessibilità", ha proseguito il presidente del Consiglio. "La mancanza di flessibilità è un nonsense, senza flessibilità non c'è la politica, è il regno della tecnocrazia", ha sottolineato, "L'Italia rispetta le regole: ma no all'approccio da algoritmo, in cui uno 0,1% conta più della politica". "Io ricordo che al vertice di giugno - ha continuato Renzi - quando parlavo di flessibilità sembrava una parolaccia, una cosa assurda. Oggi, grazie a voi, a Timmermans, a Federica Mogherini, è chiaro a tutti che in Europa qualcosa deve cambiare e il vecchio continente deve essere il luogo della speranza e della passione". Poi lasciando la sala, Renzi ha ribadito la sua volontà di lanciare un messaggio agli eurodeputati "di serenità". "La battaglia continua anche dopo la presidenza italiana", ha concluso.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.